Il 22 ottobre si è svolta l’assemblea del Consiglio di Bacino dell’ATO Bacchiglione (Ente di Governo Ambito Territoriale Ottimale per il Servizio Idrico Integrato) con la presenza di 52 comuni su 134 comuni facenti parte dell’ATO Bacchiglione, in rappresentanza di 728.509 abitanti su 1.095.928.
Sono state presentate le proposte tariffarie per il periodo dal 2024 al 2029 per i tre gestori (AcegasApsAmga, Acquevenete e Viacqua). Vedi: https://www.atobacchiglione.it/mti-4-tariffa-anni-2024-2029
I comuni che hanno votato a favore delle rispettive tariffe sono stati 46, gli astenuti sono stati 6.
Dei dodici comuni gestiti da AcegasApsAmga (Abano, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Cona, Correzzola, Legnaro, Padova, Piove di Sacco, Polverara, Pontelongo, Sant’Angelo di Piove di Sacco) erano presenti solo in tre, Padova con Micalizzi che ha votato a favore, Piove di Sacco e Pontelongo che si sono astenuti.
Per il 2024, gli aumenti approvati sono stati: AcegasApsAmga +8,4%, Acquevenete +7,9%, Viacqua +8,5%
I costi (certi e presunti) che AcegasApsAmga ha presentato al Consiglio di Bacino per il 2024 avrebbero aumentato la tariffa del 25,8%. Tali incrementi essendo insostenibili per l’utenza e politicamente indifendibili sono stati rateizzati come stabilito dallo stesso metodo Arera.
AcegasApsAmga è stata collocata nel quinto scaglione dello schema regolatorio di Arera che stabilisce un aumento massimo dell’8,40% e tale aumento è stato deliberato per il 2024.
La differenza tra il 25,8% richiesto e l’8,40%, cioè 9.072.464 euro assieme ai precedenti altri aumenti in eccesso di 12.488.900 euro, per un totale di 21.561.364 euro, sono stati spalmati negli anni dal 2026 al 2029. Nelle prossime bollette del 2024 ci troveremmo un aumento del 4,7% perché le precedenti erano già state aumentate del 3,7% (totale 8,4%). Nel 2025 avremmo un altro aumento del 8,4% ed è stato già stabilito un aumento per il 2026 dell’8%, per il 2027 dell’8%, per il 2028 del 7,30%, per il 2029 del 6,20%.
Tra i costi riconosciuti ci sono:
- l’Inflazione del 13,70% (4,5% per il 2023 e 8,8% per 2024) applicata ai costi operativi e ai conguagli tariffari;
- la rivalutazione monetaria del 6,3% degli investimenti realizzati per il calcolo degli ammortamenti e degli oneri finanziari (i cosiddetti costi del capitale e l’utile garantito);
- l’incremento dei parametri finanziari al 6,13% (MTI-3 4,8%), a seguito del rialzo dei tassi di interesse, utilizzati per il calcolo degli oneri finanziari e fiscali.
Tutto questo mentre:
- il gestore nel giugno 2023 ha distribuito dividendi per euro 20.412.908 (pag. 84 Bilancio consolidato 2022); con un MON 2024 (Margine Operativo Netto) del Ciclo Idrico Integrato (Padova +11 comuni) di 12.699.947 euro (pag. 69 Relazione Predisposizione tariffaria 2024-2029 del Consiglio di Bacino)
- Il bilancio di Padova+11 comuni chiesto, ripetutamente e da anni, dal Comitato 2SI Acqua Bene Comune (cittadini e utenti di Padova) al Sindaco Giordani (comproprietario di AcegasApsAmga) e a Micalizzi (membro del Comitato Istituzionale del Consiglio di Bacino Bacchiglione) non ci è mai pervenuto;
- il gestore non rinnova il contratto già scaduto ai dipendenti ed esternalizza funzioni e servizi;
- il governo aumenta di tre euro al mese la pensione minima, con milioni di cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese;
- il referendum vinto nel 2011 prescriveva che gli utili non ci dovevano più essere.
Comitato 2SI Acqua Bene Comune, Zero Pfas Padova, Comitato No Quarta linea inceneritore, Palestro 30 e Lode, Laboratorio Pontevigodarzere, Comitato Stanga, Prandina Parco della città, Urbanistica e Contesto, Comitato difesa ambiente Rubano e Chiesanuova, Comitato Cittadini di Granze di Camin, Ultima Generazione
Padova, 4/11/2024