PADOVA
Rifiuti Urbani e loro smaltimento
Elaborazione dati da:
Arpav Rapporto rifiuti urbani ediz. 2020 (anno 2019)
AIA Regione Veneto Decr. n. 78 del 6/9/2017
HestAmbiente Relazione Trimestrale III° Trimestre 2020 del 27/11/2020
- La produzione dei RU (rifiuti urbani) è di 2.311.000 tonnellate.
Negli ultimi venti anni varia tra le 2.100.000 e le 2.400.000 tonnellate annue
- A livello di bacino, Padova centro produce 157.542 tonn/anno (procapite 570 kg/ab/anno) è la più alta dopo Venezia. Padova Sud 116.798 (procapite 460 kg/ab/anno)
Il bacino Padova centro è formato da Padova, Abano, Albignasego, Casalserugo e Ponte San Nicolò. Il bacino Padova Sud è composto da 56 comuni padovani (vedi Bacini rifiuti allegato al Dgrv n. 13 del 21/1/2014)
- Negli anni la quantità procapite di rifiuto raccolto in modo differenziato è aumentata mentre quella di rifuto residuo è diminuita attestandosi nel 2019 a 119 kg/ab/anno (il piano regionale 2020 prevedeva 100 kg).
Grave è che negli ultimi 5 anni non si siano fatti passi avanti
- Tutti i bacini superano la media nazionale del 58,1% tranne Padova centro e Verona città. L’obiettivo del piano Veneto previsto dal D.lgs. 152/06 per il 2012 era del 65%.
I Comuni che raggiungono i migliori risultati sono quelli che adottano il sistema di raccolta domiciliare spinto e la tariffazione legata al pagamento del servizio commisurato alla quantità dei rifiuti prodotti
- Nel 2019 che fine hanno fatto le 2.310.597 tonn. di RU del Veneto?
Rifiuto da raccolta differenziata 1.729.000 tonn. |
viene recuperato attraverso la trasformazione in organico e il recupero di materia (vetro, carta, plastica, metalli, legno, rifiuti elettrici ed elettronici) con uno scarto di circa il 7% |
Rifiuto Residuo 581.000 tonn. |
Nei 7 Impianti veneti di TMB (Trattamento Meccanico Biologico) entrano 429.000 tonn ed escono 325.000 tonn. pari al 75,75% dei rifiuti entrati. |
I quali vengono a loro volta smaltiti in vari modi (recupero, trattati, inceneriti, discarica). |
Il rimanente più gli scarti dalla raccolta differenziata e del trattamento meccanico biologico viene: |
bruciato nei 2 inceneritori di Padova e Schio (239.000 tonn.) |
inviato nelle 9 discariche (413.000 tonn.) |
- Le tonnellate di rifiuti bruciati nei 2 inceneritori veneti di Padova e Schio nel 2019 divisi tra Rifiuti Urbani, EER19212, Sanitari e Rifiuti Speciali
Il carico termico dell’impianto di Padova è di 68,75 GCal/h e la capacità nominale di trattamento è:
L 1 – 6,25 t/h con un potere calorifico inferiore (p.c.i.) rifiuti di 2500 kcal/kg, pari a 150 t/g – 54.750 t/a
L 2 – 6,25 t/h con un potere calorifico inferiore (p.c.i.) rifiuti di 2500 kcal/kg, pari a 150 t/g – 54.750 t/a
L 3 – 12,50 t/h con un potere calorifico inferiore (p.c.i.) rifiuti di 3000 kcal/kg, pari a 300 t/g – 109.500 t/a
La capacità massima di trattamento annuale, comprensiva di tutte e tre le linee, non potrà comunque superare 245.000 t/anno con periodo p.c.i, di riferimento pari a 2400 kcal/kg. (AIA del 2017)
La nuova linea 4 avrebbe la stessa potenza della linea 3
- La tabella indica i quantitativi di rifiuti conferiti all’inceneritore di Padova dal 2017 al 3° trimestre del 2020. Nel 2019 e nel 2020 diminuiscono a causa di fermate impreviste delle linee 1 e 2 (Relazione Hestambiente 27/11/2020)
Nel 2019 su 238.922 tonn. bruciati a Padova e Schio, 156.228 tonn. vengono bruciati a Padova, pari al 65,39%. Padova, con la 4° linea brucerebbe tutti i rifiuti del Veneto.
- Le due tabelle indicano i rifiuti prodotti dall’inceneritore di Padova in t/a e in % dal 2017 al 3° trimestre 2020 (Relazione Hestambiente 27/11/2020)
- Rifiuti smaltiti nelle 9 discariche venete, di cui una è privata. Nel 2019 nelle 8 pubbliche sono stati smaltiti 413.000+(285.000 rifiuti non del 2019). 65.559 tonn sono rifiuti urbani.
Il volume residuo delle discariche venete al 31/12/2019 è di circa 1.700.000 mc.
Nel 2020 sono stati autorizzati per Legnago (VR) altri 520.000 mc.
e per S. Urbano altri 995.000 mc.
- Guida della Commissione Europea per i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan)
Nel principio guida: “Non arrecare un danno significativo” vengono fissati 6 obiettivi ambientali |
Gli inceneritori non rispettano 5 obiettivi ambientali su 6 |
Producono significative emissioni di gas serra con aggravamento dei cambiamenti climatici |
Peggiorano gli effetti negativi del clima attuale e futuro |
Causano un significativo incremento di emissioni di inquinanti in atmosfera |
Causano un significativo inquinamento delle acque |
Danneggiano l’economia circolare per il mancato riciclaggio dei rifiuti e recupero di materiali |
Nel Recovery Plan meglio non presentare progetti per nuovi inceneritori. |
La bocciatura è assicurata |
- Quante tonnellate di CO2 escono dall’inceneritore di S. Lazzaro?
Quanto aumenterà la cessione in atmosfera di CO2 con la quarta linea?
Nel progetto di Hestambiente non si dice nulla |
perché la 4° linea va in senso contrario alla scelta della decarbonizzazione programmata dalla UE per contrastare il riscaldamento globale e la conseguente emergenza climatica. |
L’inceneritore di Modena (Hera) per bruciare 230.000 tonn. di rifiuti immette in atmosfera 200.000 tonn. di CO2 |
- Gli inceneritori sono altamente inquinanti. Oltre alla CO2 diffondono nell’aria centinaia di composti e miscele che non sono neppure monitorati: esempio i Pfas
La concentrazione al metro cubo può essere nei limiti di legge (non può essere altrimenti), ma quello che conta è il flusso di massa delle sostanze che escono dai camini in un anno. |
L’inceneritore di Fusina è autorizzato alle seguenti emissioni |
4 tonn. di polveri sottili |
95 tonn. di Ossidi di Azoto |
24 tonn di Anidride Solforosa |
240 kg di metalli pesanti (Cromo, Cadmio, Nichel, Arsenico ecc.) |
47 mg di diossine |
altri composti chimici e miscele non monitorati, come i PFAS |
- Gli inceneritori sono il problema non la soluzione
aumentano il riscaldamento globale |
è una tecnologia superata |
blocca il processo virtuoso di riduzione – selezione – recupero di materie prime |
Le province più virtuose e più avanzate nello smaltimento rifiuti sono quelle che non hanno costruito inceneritori come Treviso, Pordenone e Mantova |
Padova, che ha l’inceneritore, è ai primi posti in regione per produzione di rifiuti ed è agli ultimi posti per raccolta differenziata |
- Padova è una delle città più inquinate d’Europa
Le polveri sottili PM10 oltrepassano costantemente il n° di superamenti consentiti |
Le polveri fini PM2,5 sono ad un passo dalla soglia critica |
Il Benzo-a-pirene (cancerogeno) è costantemente al di sopra del limite |
L’Ozono in estate supera spesso il valore obiettivo per la salute |
In un’aria così si deve togliere e non aggiungere inquinamento (direttiva europea sulla qualità dell’aria). |
La 4° linea bruciando altre decine di migliaia di tonnellate di rifiuti disperderà in atmosfera ulteriori quantitativi di polveri sottili, polveri fini, Ossidi di Azoto, Ozono, metalli, Benzo-a-pirene, Diossina, PFAS, ecc. |
- RILEVAZIONI DELLE CENTRALINE
Le centraline posizionate nell’area di controllo dell’inceneritore |
APS1 via Dell’Internato Ignoto a Forcellini |
APS2 via Carli a Mortise |
Evidenziano nel 2019 (dati ARPAV) |
Aps1: più sforamenti del limite per le polveri sottili PM10 (rispetto a Mandria e Arcella) |
APS1 e APS2: più superamenti dei limiti per l’Ozono (rispetto a Mandria) |
APS2: superamento della media annuale per le polveri fini PM2,5 (rispetto a Mandria) |
APS2: superamento della soglia di allarme per l’ozono |
- I PFAS NON VENGONO INCENERITI MA DISPERSI IN ATMOSFERA DAI CAMINI dell’inceneritore
Bruciare nella 4° linea anche il percolato delle discariche contaminato da composti PerfluoroAlchilici PFAS (circa 4.000 composti)significa disperdere nell’ambiente queste sostanze pericolose. Il legame Fluoro-Carbonio è molto stabile: si rompe al di sopra di 1.400 °C. |
L’inceneritore funziona a 850-900 °C: non dà alcuna garanzia di distruzione dei PFAS. |
A queste temperature possono formarsi nuovi composti pericolosi detti PIC. |
EPA (Ente Americano per l’Ambiente) ha chiuso nel 2020 l’inceneritore NORLITE dello Stato di New York “fino a quando non sia dimostrato che sia in grado di distruggere i PFAS e non di disperderli nell’ambiente” |
- Proposte e obiettivi:
no alla quarta linea |
chiudere prima e seconda linea |
tenere in funzione la terza linea finché necessario |
adottare strategie e investire per ridurre i rifiuti: |
adottare la tariffazione puntuale |
aumentare e potenziare la raccolta differenziata: estendere il porta a porta a tutti i quartieri;introdurre la raccolta di pannolini e pannoloni, che rappresentano circa il 40% del rifiuto secco, come fa Contarina a Treviso, ecc. ecc. |
ristrutturare e potenziare gli impianti di trattamento meccanico-biologico: lettori ottici ed altre tecnologie innovative di separazione per valorizzare i materiali a recupero |
installare nuovi sistemi di recupero-valorizzazione dei rifiuti: esempio: vedi sistema di estrazione di acqua pulita, ammoniaca, fosforo ed altri componenti dai fanghi degli impianti di depurazione, con produzione di energia, appena installato a Bolzano, su progetto della Human Bio Innovation di Quinto di Treviso |
gestire il ciclo dei rifiuti in house e con tariffa senza profitto |