23/11/2024

COMUNCATO STAMPA


Decine di migliaia in piazza, in tutta Italia, contro la privatizzazione dell’acqua e per la richiesta di moratoria imediata


Decine di migliaia di persone sono scese in piazza, in tutta Italia per l’acqua pubblica. La giornata di oggi è infatti una giornata di mobilitazione nazionale per l’acqua indetta dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Una straordinaria mobilitazione per chiedere, a nome del milione e quattrocentomila sottoscrittori dei referendum, la moratoria immediata sulle scadenze del Decreto Ronchi almeno fino al voto referendario; per il diritto la voto referendario entro il 2011; per protestare contro l’abolizione degli Ato, per dimostrare vicinanza ai movimenti che da tutto il mondo sono arrivati a Cancun per il controvertice mondiale sul clima (con cui diverse piazze si sono collegate durante le manifestazioni).

Dal Piemonte alla Sicilia, la mobilitazione è stata diffusa, nelle grandi e piccole città. Ovunque cortei, concerti, eventi per chiedere che l’acqua resti pubblica, contro ogni forma di privatizzazione.

Solo per citare qualche esempio, a Roma in Piazza Santi Apostoli si sta svolgendo un’iniziativa con spettacoli e testimonianze dopo la critical mass ciclistica della mattina; a Firenze qualche migliaio persone stanno percorrendo le vie del centro al suono dei tamburi della Bandao; a Bologna il corteo dei manifestanti è partito dalla sede dell’azienda Hera e si è diretto verso il centro, ai circa tremila del corteo dell’acqua si è unito quello degli studenti; a Venezia, nonostante l’acqua alta, circa duemilacinquecento persone, stanno sfilando per le vie del centro tra la curiosità di turisti, mentre in mattinata grande successo per la gondolata che ha visto diverse imbarcazioni sfilare con striscioni pro acqua pubblica; a Napoli questa mattina circa tremila persone hanno percorso le vie della città. Tanti i sindaci in piazza, tanti i gonfaloni degli Enti Locali.

Le mobilitazioni di oggi hanno anche lanciato una grande campagna di autofinanziamento in vista della campagna referendaria (maggiori informazioni su www.referendumacqua.it).

Ancora una volta il popolo dell’acqua si è mobilitato e ha dato vita ad una spendida dimostrazione di vitalità e di partecipazione.

Oggi, come sempre, si scrive acqua, si legge democrazia.

Roma, 4 dicembre 2010