Diciassettemilacinquecentosessanta (17560) firme autenticate e certificate dal 22 Aprile al 5 luglio.
Grazie Padova, nella sua interezza territoriale di provincia così ricca di associazioni, circoli, gruppi informali, singoli cittadine e cittadini che hanno tutti contribuito a dare voce ad un’istanza chiara di salvaguardia dei beni comuni. Una voce di cittadinanza, di diritto inalienabile, l’amore per il bene culla e sostegno della vita, il rifiuto di un dominio che scatena la guerra e la proposta di una condivisione che costruisce la pace.
Grazie ad ogni cittadina e cittadino, la prima e il primo che ha firmato, che come la crepa nella diga ha dato il via all’inondazione che sta cominciando a dissetare la sete di democrazia di questo nostro popolo così troppo spesso gabbato.
Grazie ad ogni cittadina e cittadino che ha firmato dopo la sua concittadina e il suo concittadino, in questo legame vitale che è cresciuto a vista d’occhio come una bambina, come un bambino.
Grazie ad ogni cittadina e ad ogni cittadino che pensavamo fosse l’ultima firma, e invece ne arrivava un’altra, altre dieci, altre cento. Grazie a quante e a quanti ancora chiedono dove firmare, ci rilanciano per l’impegno di domani…
Ad ognuna delle donne e ognuno degli uomini che hanno dato fiducia al futuro, che hanno creduto che le cose possono ancora cambiare, va in dono questa meravigliosa conferma, che confluirà nel milione di conferme dalle altre province del Veneto, dalle altre regioni d’Italia.
A ciascuna donna e a ciascun uomo l’augurio di saper coinvolgere altre 25 donne e uomini che tra un anno possano tracciare il loro democratico segno su tre sì, perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.