Qui sotto le dichiarazioni del sindaco (Lega Nord) di Varese, sul referendum acqua.
Benvenuto anche lui ad innalzare il quorum!
https://www.ilgiorno.it/varese/politica/2011/06/04/518231-referendum_acqua_fontana_voto_contro_privatizzazione.shtml
Referendum acqua, Fontana: “Voto sì, contro la privatizzazione”
L’esponente leghista, appena eletto sindaco, ritiene troppo rigida la legge sottoposta al voto del 12 e 13 giugno. Sul nucleare si asterrà
Varese, 4 giugno 2011 – “Privatizzare l’erogazione dell’acqua è dannoso. Dove è stato fatto, penso alla Toscana, la qualita’ del servizio non è certo migliorata, e per di più le bollette sono aumentate”. Attilio Fontana, esponente della Lega Nord appena rieletto sindaco di Varese, spiega in un’intervista a Repubblica perché voterà sì ai due quesiti referendari sull’acqua.
“Ci sono investimenti che devono avere una valenza sociale: bisogna pur portare l’acqua anche in zone poco interessanti per i privati, e questo lo può fare solo il pubblico”, sostiene Fontana. “La legge approvata e sulla quale si va al voto è troppo rigida: negli altri Paese europei i privati intervengono solo quando il pubblico non riesce a garantire un servizio di erogazione adeguato. Non vedo perché si debba costringere a privatizzare il servizio anche laddove le cose vanno bene”.
Fontana dichiara che negli altri referendum non voterà. “Sul nucleare ritengo utile una pausa di riflessione, per verificare se le energie alternative possono essere considerate davvero tali, e sulla giustizia penso sia necessario tutelare in qualche modo il premier e le alte cariche dello Stato mentre esercitano le loro funzioni”.
In ogni caso “i cittadini devono votare liberamente, senza essere condizionati dal fatto che il governo puo’ continuare oppure cadere a seconda dei risultati dei referendum”, sottolinea il sindaco. “Se il governo dovesse andare in crisi, sarà per altri motivi, perché non riesce più a proseguire sulla strada delle riforme, perché ci sono spaccature nella maggioranza, perché non si portano a casa i risultati che erano stati promessi, e non per gli esiti di questa consultazione”.