AcegasApsAmga, nelle bozze di lettere che ci ha recapitato, ha accettato la rateizzazione bimestrale, come da noi fermamente richiesto nel corso dell’ultimo incontro del 12 ottobre 2017. Per il resto, ci viene confermato quanto avevamo già pattuito (nel corso dei precedenti):
a-abbuono delle autoriduzioni praticate negli anni 2012-2013;
b-rinuncia alla riscossione di interessi e di eventuali oneri accessori;
c- per importi superiori a 50€, possibilità di rateizzare l’importo a credito in 3-6-8 rate con cadenza bimestrale (a seconda del debito da rimborsare, v. oltre); oppure, in alternativa, pagamento in un’unica soluzione, scontato del 5% (entro il 30 novembre 2017).
Nello specifico:
1- A breve, ogni utente ex autoriduttore riceverà una lettera (specifica, cioè adattata al suo caso) da AcegasApsAmga nella quale, dopo il cappello di prammatica (sentenze del TAR e del C.d.S. che “legittimano” quanto fatturato dal gestore in questi anni e, dunque, la riscossione delle autoriduzioni…), troverà sia il suo estratto conto aggiornato al 30 sett.2017, sia le modalità da seguire per saldare il debito, se in un’unica soluzione o, se si sceglie di rateizzarlo, in quante rate pagare.
2- Cosa dobbiamo fare al ricevimento della lettera del gestore?
Innanzitutto, controllare (come più volte scritto) che l’importo a nostro debito (risultante dall’estratto conto) corrisponda effettivamente alle autoriduzioni effettuate.
Dopodiché spedire al gestore (entro il termine del 30 novembre 2017) la lettera ricevuta dopo aver barrato la casella relativa all’opzione prescelta, vale a dire se intendiamo avvalerci dello sconto del 5% pagando in un ‘unica soluzione o, invece, della rateizzazione. Dove indirizzarla?
via e-mail: info.pd@acegasapsamga.it via fax: n. 049-8701541
2.1 Se scegliamo lo sconto del 5%, dobbiamo accludere alla lettera da rimandare ad Acegas anche la ricevuta dell’unico versamento, il tutto (ripetiamolo) entro il termine del 30 novembre 2017.
Come effettuare il versamento?
-Bonifico sull’IBAN IT92N0760102400000054062286
-Oppure, compilando un bollettino postale (bianco), con n. di c.c.p. 54062286 intestato ad Hera Spa – Viale Berti Pichat 2/4 – 40127 Bologna, scrivendo nella CAUSALE: Cod. cliente 100……… “AUTORIDUTTORE”
2.2 Se invece abbiamo scelto la rateizzazione, una volta barrata la casella Piano rateale, dobbiamo limitarci a rispedire la lettera (via e-mail o fax) ad Acegas (sempre entro il 30 nov.) senza pagare alcunché. Sarà poi cura di Acegas inviarci nuova comunicazione con tutte le istruzioni del caso per dare corso al pagamento delle rate (dunque, riceveremo i 3, 6, 8 bollettini -a seconda dell’importo “dell’insoluto”- e le indicazioni relative alle scadenze bimestrali dei versamenti).
Dunque, chi sceglie il pagamento rateale comincerà, verosimilmente, a pagare la prima rata ai primi di dicembre!
N.B.: Solo nel caso in cui l’importo da pagare sia inferiore o uguale a 50€ (c.d. franchigia), l’utente non dovrà compilare e rispedire alcuna lettera, ma solo (sempre entro il 30 novembre) la ricevuta del versamento dell’intero importo, dunque senza sconto del 5%.
Inoltre, come già concordato e illustrato nella precedente mail, le possibili rateizzazioni sono:
– per debito maggiore di € 50 ma inferiore o uguale a € 300 = riparto in 3 rate (con cad. bimestr.);
– per debito superiore a € 300 ma inferiore o uguale a € 1000 = riparto in 6 rate (con cad. bimestr.);
– per debito superiore a € 1.000 = riparto in 8 rate, sempre con cadenza bimestrale.
Infine, sembra che alcuni autoriduttori abbiano, in passato (magari in occasione di un sollecito), saldato le loro quote di autoriduzione, restituendo, però, più del dovuto. Ebbene, anche costoro riceveranno dal gestore una lettera ad hoc, nella quale verrà loro riconosciuto l’importo di cui risultano a credito.
ATTENZIONE: se al ricevimento della lettera insorgessero dubbi o incertezze, contattateci pure o, meglio, venite ai nostri sportelli di C.so Australia o di via Cavallotti.
Per concludere.
L’Obbedienza Civile è stata la nostra principale battaglia per l’attuazione dei referendum del 2011 per l’acqua bene comune (non la sola, come ricordano i tanti che hanno beneficiato dei rimborsi della tariffa depurazione delle acque reflue…). E’ stata combattuta da tutt@ noi nella consapevolezza dei rischi insiti in essa ma con la convinzione di porre in essere una battaglia di principio, di democrazia, di civiltà alla quale sentivamo di non poterci sottrarre. Così, siamo riusciti, per anni, a tener testa a un gestore del calibro di Acegas-Hera (una delle maggiori multiutility quotate in borsa) sottraendogli -nonostante i solleciti di pagamento, le minacce di sospensione del servizio…- quella componente di profitto che non gli spettava e che, sappiamo, continua a non spettargli. Ma la disparità delle forze in campo, la solitudine nella quale abbiamo operato anche all’interno del FIMA, l’aggressione del “politico” e, consentitemi, l’assenza di una “sinistra” degna non ci hanno lasciato scampo. Se, alla fine, due vergognose sentenze ci costringono a pagare, del “ben tolto” ne restituiamo una parte, rateizzata con cadenza bimestrale e senza interessi e, come si diceva, con la consapevolezza di essere ancora, e sempre, dalla parte della ragione. Insomma, abbiamo combattuto una battaglia di cui essere orgogliosi e ne usciamo tutte e tutti a testa alta!
Lunedì 23 ottobre 2017, insieme al comitato Cattedrale D’Avanzo (che si batte, da tempo, per la riqualificazione dell’area dell’ex Foro Boario), latore di un progetto di ripubblicizzazione dei Beni Comuni cittadini, abbiamo presentato all’Ufficio Protocollo di Palazzo Moroni, a Padova, più di 900 firme a sostegno di una Proposta di Delibera consiliare di iniziativa popolare affinché il diritto all’acqua, l’accesso a un quantitativo minimo vitale giornaliero siano effettivamente goduti da ogni essere umano di questo territorio. Perché il reddito cessi di essere misura dell’accesso, conditio dell’effettiva disponibilità della risorsa idrica.
Presto la nostra Proposta di delibera, unitamente a quella presentata dal comitato Cattedrale D’Avanzo, passerà al vaglio della commissione consiliare competente. Contiamo sulla partecipazione di tutt@ affinché le due Proposte possano completare il loro iter e giungere al voto dell’aula (vi terremo informati).
Insomma, si apre una nuova pagina nella storia dei Beni Comuni cittadini. Contiamo, come sempre, di scriverla insieme a VOI tutt@.
Intanto, un abbraccio e un grazie, di cuore.
Perché si scrive acqua, si legge democrazia!
alessandro